Negli ultimi tempi la matematica fa discutere. Il famoso
Concorsone Per Diventare Insegnanti, con i suoi quesiti di logica,
insiemistica, risoluzione di equazioni in #
e ç, ha dato adito a molte
recriminazioni. A me è capitato di leggere la lettera di Alex Corlazzoli, docente precario
che non è riuscito a superare la prova. Allora mi sono incuriosita e ho dato
un’occhiata ai test.
Mi pare di capire che i candidati si aspettassero – in
maniera molto ragionevole – di essere valutati per la loro capacità di
comunicare a bambini e ragazzi. Perciò alcuni sono rimasti delusi avendo la
sensazione di trovarsi davanti alla settimana enigmistica. Certi quiz di logica
erano obiettivamente cervellotici, a volte addirittura ambigui, e io per prima
ammetto di non essere riuscita a rispondere a tutte le domande del tipo
“Completa questa successione di numeri:
…”.
Questo però non vale in generale. Di sicuro non vale per i
quesiti sui diagrammi di Eulero-Venn.
Ogni cane, si sa, dorme nella sua cuccia. Ma se ci
chiedessero di disegnare il diagramma di Eulero-Venn di cani e cucce, dovremmo
prendere due cerchi completamente separati, così.
Infatti, anche se i cani stanno nelle cucce, l’insieme dei
cani non sta all’interno dell’insieme delle cucce. I due insiemi sono
addirittura disgiunti, perché nessun cane è una cuccia. In compenso, possiamo
ben dire che l’insieme dei cani sta nell’insieme di tutti i mammiferi. Questo
perché ogni cane è anche un mammifero.
La comprensione del testo è considerata oggi la capacità
fondamentale per uno studente. Esercizi come il precedente aiutano a riflettere
sui tranelli in cui si può incappare con un uso poco attento del linguaggio.
(Nel caso di cani e cucce, col confondere essere
e stare.) E lo fanno in maniera
operativa, pittoresca, e per di più appellandosi all’intuizione spaziale.
Ecco perché diagrammi di Eulero-Venn dovrebbero far parte
del bagaglio didattico di ogni buon insegnante. Secondo me.